Grazie alle cure sempre più sofisticate e al tipo di alimentazione, cani e gatti vivono sempre più a lungo.
Ma aumentano anche gli acciacchi tipici della vecchiaia
Se è vero che l'uomo vive di più, anche il suo migliore amico non è da meno: così è sempre più frequente avere accanto cani e gatti che, se fossero essere umani, sarebbero ultracentenari.
Ma con l'età aumentano anche gli acciacchi, proprio come succede a noi.
Sul muso compaiono i primi peli bianchi e la pelliccia diventa ispida e opaca, l'andatura più lenta e rigida e l'udito funziona meno.
Sui denti aumentano i depositi di tartaro, che comportano problemi di alitosi e la caduta di qualche molare.
Per tutto ciò è necessario intensificare le visite dal veterinario, curare maggiormente l'alimentazione e osservare il comportamento dell'animale, per cogliere eventuali segni di deterioramento mentale e fisico.
Negli animali infatti il processo di invecchiamento inizia quando termina lo sviluppo: dopo i 7 anni un cane deve essere considerato anziano, mentre un gatto lo diventa dopo i 10 anni.
Anche se la vita media di un cane è di circa 13 anni, esiste una notevole differenza tra le razze: quelle cosiddette "grandi" (oltre cioè i 40 chili), raramente superano i 7-8 anni, mentre i cani di piccola taglia possono vivere più di 15 anni.
La vita media di un gatto domestico, invece, è di 14 anni, ma talvolta si arriva a 25 anni.
Tratto da un articolo di Massimo Accorsi su BeneFit, marzo 2003
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