"E' un grande passo avanti per sconfiggere definitivamente la vivisezione nel nostro Paese".
Esulta l'ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, "madre" della norma, contenuta nella legge comunitaria 2011, ispiratrice del decreto legislativo, approvato dal Governo, che proibisce l'allevamento in Italia di cani, gatti e primati destinati ai laboratori.
Il provvedimento recepisce la direttiva europea degli altri Paesi europei - precisa Brambilla, da sempre in prima fila per i diritti degli animali -, perché non solo vengono protetti anche i randagi, ma si stabilisce che il 50% del fondo per la ricerca andrà a sostegno di metodi alternativi/sostitutivi alla vivisezione".
Fonte: La Nazione, 9/03/14