Si tratta di una piccola isola giapponese abitata, fino al 1950, da 1.000 persone, ridotte oggi a un centinaio.
Un tempo villaggio di pescatori, questi lasciarono via libera ai gatti per ripulire l'isola dai topi; ben presto i felini, peraltro molto amati dai giapponesi, hanno moltiplicato la loro presenza sull'isolotto, favoriti dalla credenza che dar loro da mangiare porti salute e fortuna.
Oggi, i mici di Tashirojima sono centinaia e un articolo comparso di recente su un giornale locale, afferma che non ci sono cani sul territorio, anzi, è proibito introdurli anche come animali d'affezione.
Molti giapponesi affrontano volentieri il viaggio di un'ora in traghetto da Ishinomaky all'isola per vedere e potere alimentare questi gatti che sono diventati ormai sacri.
Fonte: Condifenze, 7 aprile 2014
La redazione di Gatti & Cani di casa consiglia il romanzo: Memorie di un gatto
Nessun commento:
Posta un commento