bisogna scegliere un gattino che abbia almeno due mesi e che abbia trascorso questo periodo con la madre e con i fratelli, perchè, mamma gatta insegna al piccolo i fondamenti del comportamento e, giocando con i fratelli, il cucciolo impara a relazionarsi.
Se si ha poco tempo per stare in casa, bisognerebbe prendere due gattini, così ciascuno cresce più sano, più socievole, più equilibrato e disponibile all'obbedienza.
Compagnia:
non bisogna lasciarlo troppo tempo da solo; il gattino ha bisogno di compagnia e di stimoli, fisici e mentali.
Parole:
si deve parlare con il gatto; la comunicazione vocale conta molto; parlando si crea un dialogo, un linguaggio comune. Sono importanti le parole, ma soprattutto, il tono di voce, le inflessioni: dolci per i complimenti, aspre per la disapprovazione.
Incoraggiamento:
bisogna dirgli "bravo" quando fa qualcosa di buono, di giusto; iniziando da quando gli si offre del cibo; in questo modo, associa l'incoraggiamento a un'esperienza positiva, dunque, da ripetere.
Coccole:
il contatto fisico crea intimità e confidenza e, dunque, comunicazione e comprensione reciproca; ma anche le coccole vanno bene solo quando lui le vuole, senza mai forzarlo.
Gioco:
il gioco sviluppa i riflessi e la muscolatura, ma serve anche a creare e rafforzare la relazione. Mai, però, fare giocare un gatto con le proprie mani e con altre parti del corpo; bisogna invece usare palline, topini finti o altri giocattoli disponibili nei negozi.
Articolo di Anna Mannucci
Fonte: News, novembre 2009
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