NON SOTTOVALUTATE LA CRUDELTA' VERSO CANI E GATTI: RICADRA' SULL'UOMO
Un gatto ucciso in modo atroce: riempito di petardi e fatto esplodere.
E' successo a Pisa la notte dell'ultimo dell'anno; purtroppo è solo uno dei tanti casi di violenza che ancora oggi vengono compiuti ai danni di animali indifesi.
Abbiamo chiesto il parere di una persona che conosce bene la mente umana, la dottoressa Lia Simonetti, medico specialista in Psicologia Clinica, Psicoterapeuta che lavora a Firenze.
Nel ricordare la frase del grande poeta romano Ovidio (sulla quale concordiamo in pieno): "La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini".
La dottoressa Simonetti sottolinea: "Sarebbe un errore considerare la violenza verso gli animali un fenomeno isolato e da sottovalutare: è piuttosto un aspetto di un fenomeno più ampio che impone a ogni società civile un risanamento".
"Questi comportamenti violenti - precisa - possono inquadrarsi in un vero e proprio disturbo della condotta in età infantile o adolescenziale e preludere a un disturbo antisociale di personalità nei soggetti divenuti adulti.
La capacità di attribuire dignità all'altro si sviluppa grazie a un'educazione familiare e sociale che prima di tutto ci veda destinatari di riconoscimento personale e di cura, intesa come responsabilità.
Che dire del fatto che sono ancora considerate legali pratiche come la caccia, la tauromachia, i combattimenti tra cani o tra galli, solo per citare i più noti?".
L'intervista completa alla dottoressa Simonetti sul sito: www.lanazione.it/toscana
Articolo di Patrizia Lucignani
Fonte: La Nazione, 9 gennaio 2013
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