Nonostante i problemi di gestione dei rifiuti che negli ultimi anni l'hanno portata negativamente alla ribalta, sul fronte della cura della fauna, la città è all'avanguardia, rispetto a qualsiasi altra d'Italia.
E anche rispetto alla nostra regione (Toscana), che pur si vanta di voler tanto bene agli amici a quattro zampe.
"A Napoli ormai da molti anni esiste un presidio ospedaliero veterinario aperto 24 ore su 24 e dedicato agli animali senza padrone", spiega Antonino Morabito, responsabile nazionale Fauna e Benessere animale Legambiente.
In Toscana non ci sono strutture del genere e spesso i Comuni hanno anche difficoltà a sapere quanti cani sono iscritti all'anagrafe canina, visto che tranne che in Emilia Romagna il servizio è gestito dalla Asl.
Dall'indagine emerge che solo il 60% del territorio toscano ha strutture comunali per ospitare i cani randagi (Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena); mentre 4 capoluoghi su 10 hanno fatto campagne di sensibilizzazione nel 2011 dell'esistenza dell'anagrafe canina (Arezzo, Livorno, Pistoia e Prato).
Maggiore sensibilità arriva dalle aziende di trasporto: secondo l'indagine, quasi ovunque, in Toscana, gli animali possono accompagnare i loro padroni sui mezzi, naturalmente con regole bene precise: fa eccezione solo Massa Carrara.
Fausto Ferruzza, presidente regionale di Legambiente risponde: "In Toscana, non possiamo certo lamentarci sul fronte della gestione degli animali, soprattutto guardando agli animali randagi che nel nostro territorio non rappresentano, fortunatamente, un problema."
Fonte: La Nazione, 19 maggio 2013
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