Storia di una gatta pazzarella che 'disegna' la sua vita a fumetti

Una gatta che disegna fumetti con se stessa come protagonista?

Vi sembra una cosa possibile?

Sì, lo è.

Lo è perché questa gatta è la mente e ha un validissimo 'braccio' che agisce per lei e che la disegna in tutte le situazioni quotidiane.

Il 'braccio' si chiama Stefano 'Kaneda' Gargano, la mente (autrice e musa ispiratrice) è la gatta Pallina.

Le vicende di Pallina sono già on line da diversi anni su www.duecuorieunagatta.net

Ora, sono anche un libro, 'Sua felinità. Due cuori e una gatta', che Gargano ha presentato alla libreria Feltrinelli International a Firenze.

"Il libro è un fumetto-verità (racconta Gargano), ci siamo noi due, io e mia moglie, stupidi umani e la gatta che è la vera padrona di casa.

Le strisce sono una semplice rappresentazione di quello che accade ogni giorno nell'abitazione tra noi due e una tenera e morbida 'terza incomoda' felina che si sente un essere superiore e vuole fare sempre quello che la pare, ma che dà tanta gioia".

Stefano, che sarebbe un mondo senza gatti?

"Sarebbe un mondo tranquillo, senza problemi e pulito (nel senso che non ci sarebbero peli sulle poltrone e sui divani e sui nostri vestiti) e, quindi, assolutamente noioso".

Chi conosce i gatti sa di cosa si sta parlando.

Chi non li conosce............dovrebbe rimediare.

Articolo di Patrizia Lucignani
Fonte: La Nazione, 29 maggio 2013

Le malattie per cui esiste il vaccino

Cimurro: è una malattia contagiosa che potrebbe portare alla morte; quando si manifestano i primi sintomi, è tardi, quindi, è necessario pensarci prima.

Parvovirosi: (o gastroenterite canina), è molto pericolosa; provoca una grave enterite emorragica con febbre e assenza di appetito.

Leptospirosi: è infettiva e trasmessa attraverso l'urina dei topi; provoca forme convulsive.

Epatite virale: si manifesta con disturbi gastroenterici, è bene prevenirla.

Parainfluenza: (o tosse dei canili), è una malattia respiratoria che si può contrarre nei canili o nelle pensioni; si manifesta con una tosse secca che dura anche diverse settimane.

Fonte: Occhio alla spesa, marzo 2013

In viaggio con Fido

Quando si va in auto con un cucciolo la cosa migliore è farlo viaggiare in un trasportino: si sentirà protetto.

Non diamogli da mangiare prima del viaggio per evitare inconvenienti, ma non dimentichiamo una ciotola e tanta acqua.

Se è caldo permettiamo una circolazione d'aria sufficiente, ma l'animale non deve stare in mezzo agli spifferi.

Dovremo fare soste almeno ogni ora per fargli sgranchire le gambe e, naturalmente, mai lo lasceremo in auto al chiuso, quando è caldo: in una decina di minuti se la temperatura esterna è di 30 gradi, nell'abitacolo sale a 40 all'ombra e, a 60 al sole.

Se si va in treno, con Trenitalia il cucciolo viaggerà gratis, nel trasportino, come tutti di cani di piccola taglia (per quelli grandi si paga un biglietto), in prima e seconda classe di tutte le categorie di treni, in Executive, Business, Premium e Standard.

Su Italo sono ammessi cani di peso non superiore ai 10 kg (salvo che non siano cani guida per non vedenti o ipovedenti), nei trasportini.

Il proprietario deve avere il certificato di iscrizione all'anagrafe canina.

Fonte: La Nazione, 26 maggio 2013

La redazione di Gatti & Cani di casa consiglia: In vacanza con il cane

Adottare un cucciolo aiuta a crescere

E' una pallina di pelo bellissima, ma possedere un cagnolino non è come avere un peluche, con lui arrivano anche le responsabilità.

Come spiega Carla Bernasconi, vice presidente della Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani (Fnovi).

"Ricordiamo che è fondamentale scegliere un cucciolo che possa integrarsi al meglio con lo stile di vita della famiglia, dedicargli tempo e cura e stabilire per lui delle regole chiare: 60 giorni è l'età più corretta per l'adozione del cucciolo". 

"Fin dal primo giorno del suo arrivo in casa, il cucciolo necessita di semplici regole comportamentali per stabilire una corretta relazione con l'uomo e di cure come un'alimentazione corretta e un medico veterinario di fiducia".

Se il cucciolo è grandino potremo fargli fare una prima uscita al ristorante con noi (dopo aver verificato che il locale accetti animali); se abitueremo il cagnolino (fin da piccolo) a stare al guinzaglio, vicino alla sedia, sarà un ottimo compagno per gli anni futuri.

Prima di uscire diamogli da mangiare, così non chiederà cibo al ristorante o un giochino in modo da farlo stare tranquillo.

Se il pranzo è lungo, dopo un'oretta portiamolo fuori per un giretto......fisiologico.

Molti sono gli alberghi che accettano cani: prenotando specifichiamo che abbiamo un cucciolo; anche se l'albergo dispone di cucce, portiamoci la nostra da casa così il cucciolo sentirà i propri odori e non avrà paura.

E, non lasciamolo solo in camera, per almeno i primi giorni, potrebbe piangere e abbaiare.

Fonte: La Nazione, 26 maggio 2013

La redazione di Gatti & Cani di casa consiglia: Arriva il cucciolo! (Tutto quello che occorre sapere per farlo crescere nel migliore dei modi)

Prato città amica degli animali, la Toscana promossa a metà

Sugli animali la Toscana dovrebbe ispirarsi a Napoli.

Nonostante i problemi di gestione dei rifiuti che negli ultimi anni l'hanno portata negativamente alla ribalta, sul fronte della cura della fauna, la città è all'avanguardia, rispetto a qualsiasi altra d'Italia.

E anche rispetto alla nostra regione (Toscana), che pur si vanta di voler tanto bene agli amici a quattro zampe.

"A Napoli ormai da molti anni esiste un presidio ospedaliero veterinario aperto 24 ore su 24 e dedicato agli animali senza padrone", spiega Antonino Morabito, responsabile nazionale Fauna e Benessere animale Legambiente.

In Toscana non ci sono strutture del genere e spesso i Comuni hanno anche difficoltà a sapere quanti cani sono iscritti all'anagrafe canina, visto che tranne che in Emilia Romagna il servizio è gestito dalla Asl.

Dall'indagine emerge che solo il 60% del territorio toscano ha strutture comunali per ospitare i cani randagi (Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena); mentre 4 capoluoghi su 10 hanno fatto campagne di sensibilizzazione nel 2011 dell'esistenza dell'anagrafe canina (Arezzo, Livorno, Pistoia e Prato).

Maggiore sensibilità arriva dalle aziende di trasporto: secondo l'indagine, quasi ovunque, in Toscana, gli animali possono accompagnare i loro padroni sui mezzi, naturalmente con regole bene precise: fa eccezione solo Massa Carrara.

Fausto Ferruzza, presidente regionale di Legambiente risponde: "In Toscana, non possiamo certo lamentarci sul fronte della gestione degli animali, soprattutto guardando agli animali randagi che nel nostro territorio non rappresentano, fortunatamente, un problema."

Fonte: La Nazione, 19 maggio 2013

Contributo dal Comune a chi adotta un animale

Ameglia (SP)

Adotta un cane e il Comune di regala......500 euro.

L'incentivo per promuovere le adozioni ed evitare agli animali la tristezza del canile, è stata adottata dal Comune di Ameglia (SP), disposto a stanziare una bella somma per due anni.

Un aiuto per chi adotterà un animale ospite del "Rifugio del cane", a Pezzino di Portovenere (SP), dove vengono alloggiati i randagi ritrovati nel comprensorio amegliese, come da convenzione.

Il canile, malgrado premure e cure, non è l'ambiente ideale per un cane e per questo Ameglia ha deciso di intraprendere la strada dell'adozione, contribuendo alle spese che una corretta cura dell'animale comporta.

Pagherà, dunque, un contributo di 500 euro per un periodo di due anni, 250 euro a semestre.

La condizione essenziale deve essere: l'affidabilità, dimostrare sufficienti garanzie di buon trattamento e possedere spazi adeguati per far vivere bene l'animale.

Ogni sei mesi i responsabili dell'ente controlleranno la salute e cura del cane, condizione per continuare nella collaborazione e nel contributo.

Fonte: La Nazione, 16 maggio 2013

Quello che conta è il comando, non la forza

"Un cane non si controlla con la forza, anche se a volte serve anche quella, ma in altri modi".

I cani sono animali da branco e se non trovano un leader lo fanno loro, per il conduttore è fondamentale creare un rapporto con il cane e, la corporatura non c'entra.

Se il cane strattona il padrone: il problema è a monte; il punto è che il cane non deve partire, deve avere un'educazione; ecco l'importanza di aver imparato la tecnica per dare comandi.

Il cane deve rispettare il padrone: bisogna vedere quanto tempo una persona dedica al proprio animale; pensiamo ai cani che vivono in un giardino e trascorrono la giornata da soli: prima di tutto si annoiano e, poi, non possiamo aspettarci che appena li chiamiamo ci ubbidiscano, perché non rappresentiamo per loro una figura di padrone interessante.

I bambini, non riescono a essere proprio dei leader e, l'animale li vede come compagni di gioco e si instaura un rapporto alla pari, quindi, meglio non che non vadano in giro da soli con un cane di taglia grossa, perché se per qualche motivo, non dovessero riuscire a tenere il cane i danni potrebbero essere anche gravi.

Un cane che "crea problemi" è spesso frutto di un'errata o mancata educazione.

La redazione di Gatti & Cani di casa consiglia: Educare o Rieducare il Cane

Ambulatorio veterinario in Rete gratis

Per il proprio amico a quattro zampe, prima di rivolgersi a un ambulatorio veterinario, chiediamo alla Rete: è gratis.

Quando la parola d'ordine è risparmiare, anche l'amico a quattro zampe può diventare un problema; una soluzione, per i casi meno gravi, è rivolgersi ai siti veterinari che offrono consulenza gratuita on line: ecco i principali.

www.vetpedia.it Realizzata dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, ispirandosi al modello Wikipedia, è una raccolta enciclopedica di voci dedicate al cane, al gatto e agli animali esotici.

www.canigattieco.com Informazioni per i proprietari di cani, gatti, ma anche rettili, uccelli e pesci; per chi si registra c'è a disposizione la consulenza on line di un veterinario.

www.veterinari.it Schede sugli animali, forum, numeri utili, ma soprattutto, una consulenza on line offerta attraverso Facebook.

www.prontofido.net Oltre alle rubriche con offerte di adozioni (anche a distanza) e i consigli più utili, si possono inviare i propri interrogativi a un veterinario che risponderà on line.

Fonte: Gente, 12 marzo 2013

Ecco il lieto fine per i Beagle...

Finalmente sono veramente liberi gli oltre 2.600 Beagle destinati alla vivisezione e sequestrati nel luglio scorso a Montichiari (Brescia) dal centro di allevamento Green Hill dove erano oggetto di maltrattamenti.

I Beagle, strappati al loro triste destino, resteranno quindi con le loro nuove famiglie, a cui erano stati affidati, sotto custodia giudiziaria.

La Marshall (l'azienda dietro Green Hill) infatti ha formalmente rinunciato all'annunciato ricorso in Cassazione contro il sequestro probatorio degli animali.


Fonte: Diva, 5/03/13

Trasloco pronto per i cani di Tavolara (SP). Appello inascoltato, inutili 1500 firme

Sarzana (SP)

Comune trasferisce gli animali abbandonati in Emilia per risparmiare.

Hanno raccolto 1500 firme per salvare i cani sarzanesi dal trasferimento in Emilia; ma l'accorato appello è rimasto inascoltato e del futuro dei 40 'ospiti' del canile di Tavolara, si sa poco o niente.

Potrebbero partire entro fine anno, oppure anche tra qualche settimana, in direzione Calderara sul Reno, in provincia di Bologna; non c'è certezza sui tempi, ma di certo le intenzioni del Comune di Sarzana, sono quelle di trasferire i cani di competenza in una struttura che li accoglierebbe a costi inferiori (rispetto a quelli dell'attuale convenzione in atto con Tavolara).

Nella struttura vengono accolti i cani smarriti o abbandonati di vari Comuni della vallata, che contribuiscono con una quota giornaliera che comprende anche le cure veterinarie.

L'Associazione Beta (Benessere e tutela animali), ha iniziato una raccolta di firme per far recedere l'amministrazione comunale dall'idea del trasferimento, ma delle firme non si sa più nulla.

ADOZIONI A RISCHIO, non dimenticate che spesso i cani possono essersi anche smarriti e non soltanto abbandonati, per cui i proprietari tornano a cercarli.

Già molti recedono dall'intenzione di riprenderseli perché devono pagare una sanzione, figuriamoci se dovessero anche percorrere 200 chilometri per andare al canile.

Fonte: La Nazione, 9 maggio 2013